LA FRATERNITA’ LOCALE CELLULA PRIMA DELL’ORDINE Relazione del ministro regionale Luca Fabietti


1. LA FRATERNITÀ LOCALE

Qualche numero per iniziare: attualmente nel Lazio sono attive 85 fraternità, mentre alcune altre stanno procedendo nel cammino iniziale e lasciano ben sperare per un prossimo futuro.

Siamo invitati oggi a riflettere sulla Fraternità locale, “cellula prima di tutto l’Ordine e segno visibile della Chiesa, comunità di amore” (Reg. 22). Basterebbe questa breve frase per riflettere a lungo sulla situazione reale delle nostre amate fraternità locali.

Nell’ultima Assemblea nazionale (6 aprile) il Ministro nazionale Giuseppe ci esortava con queste parole: “Questa è la nostra missione prioritaria: dimostrare al mondo di oggi che la Fraternità non solo è possibile, ma che è la cura vera dei mali dei nostri giorni. […] Noi possiamo essere solo quello che dobbiamo essere: testimoni dell’Amore del Padre attraverso lo straordinario strumento della fraternità incarnata. Il resto nascerà da sé, così come sboccia un fiore quando è piantato su un terreno ben concimato ed irrigato…ed un bel fiore è ben visibile, colora, profuma e mette gioia… ”.

C’è da chiedersi se siamo veramente consapevoli della grande chiamata ricevuta. Certamente nel Lazio esistono ricchezze enormi, alcune evidenti, altre nascoste; sono però convinto che tante rimangono soffocate da problemi che con spirito masochistico riusciamo a crearci: discussioni infinite e inconcludenti, vere e proprie lotte intestine.Abbiamo raggiunto la tanto sospirata unità strutturale, ma esiste una vera unità di cuori all’interno delle nostre fraternità?
Si sente il desiderio di incontrare e conoscere davvero il fratello e non solo a livello epidermico?
Siamo disposti a rinunciare a qualcosa (abitudini, orari, convinzioni) per favorire l’altro?
Esiste uno scambio vitale con le altre fraternità, lo sforzo di organizzare e partecipare a incontri zonali e regionali?
Siamo francescani per scelta personale o perché figli spirituali del tal frate?

Voglio esternarvi un sogno mio personale, ma che credo sia condiviso da ciascuno di voi.

Sogno una fraternità in cui tutti i membri si rivestano di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; in cui ci si sopporti a vicenda e ci si perdoni scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei confronti degli altri, sull’esempio di Cristo che ci ha perdonati tutti. Sogno una fraternità in cui regni la carità, vincolo di perfezione, in cui la pace di Cristo inondi i cuori di ciascuno, tutti chiamati in un solo corpo. Una fraternità in cui ognuno sia riconoscente del dono ricevuto. In cui dimori abbondantemente la Parola, quella vera, che illumina ogni uomo. In cuici si ammaestri e ci si ammonisca con ogni sapienza e in cui il canto di lode esca spontaneo dal cuor e di tutti. In cui qualunque cosa, in parole e opere, sia compiuta nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui gloria a Dio Padre (cfr. Col. 3,12 -17).

Sogno una fraternità locale in cui il centro sia Cristo, in cui si sperimenti l’amore vero, quel lo che spinge a sacrificarsi per l’altro con gioia, sapendo che l’altro è disposto a fare altrettanto. Una fraternità in cui si gareggi nella stima reciproca, in cui non esistano gelosie, sete di dominio, in cui lo scoraggiamento sia vinto dalla gioia, in cui non esista la pigrizia, ma solo il desiderio di servire e testimoniare, in cui si privilegi l’appartenenza, con un pizzico di sano orgoglio, rispetto al desiderio di apparire ovunque. Una fraternità in cui chiunque possa dire: “guarda come si amano!”. Una fraternità che si senta davvero “cellula dell’Ordine” e che sia consapevole che anche dal proprio stato di vitalità dipende quello di tutto il corpo.


2. LA FRATERNITÀ REGIONALE

Il Consiglio che lo Spirito ci ha donato l’11 novembre ha iniziato a lavorar e con impegno fin da subito: abbiamo cercato di condividere al meglio, secondo le caratteristiche e le aspettative di ciascuno, gli incarichi e i servizi, secondo la suddivisione che già conoscete.
Dopo cinque mesi di servizio sento di ringraziare il Signo re per avermi donato questi compagni di viaggio: vi assicuro che ciascuno sta portando avanti con impegno e passione l’incarico affidato e a me spesso non resta che il semplice coordinamento delle varie attività. Abbiamo fissato due obiettivi prioritari de l nostro triennio di servizio: la formazione e la conoscenza e cura delle fraternità locali. Provo ad elencare brevemente quanto fatto e alcune idee in cantiere, lasciando al dibattito seguente la
possibilità di eventuali integrazioni e chiarimenti.

Formazione: si è costituita un’equipe, che per ora sta provvedendo all’organizzazione del Corso al Seraphicum e al Convegno di Greccio.

Segreteria: confermata la segreteria operativa a San Lorenzo, dove lavora Agnese. Si è creata una mappa
delle fraternità del La zio, che speriamo di rendere disponibile a tutti appena possibile. Grosso impegno sta richiedendo l’attivazione dei nuovi registri e delle card, di cui parleremo in seguito dettagliatamente.

Cassa: le spese sono molte, ma la Provvidenza non ci fa mancare nulla. Ci sforziamo di non sovraccaricare le fraternità locali, a pprofittiamo però per richiamare a un maggior senso di responsabilità tutte le fraternità e in particolare quelle che ancora non hanno versato il contributo annuale o saldato le spese per acqu isto dei testi. Sono tante le esigenze e i progetti i n cantiere:
volentieri aderiamo ma è auspicabile una maggiore generosità da parte di tutti!

GiFra: grazie a un rinnovato interesse reciproco si sta intensificando il rapporto, nella consapevolezza di appartenere ad un’unica famiglia e di non poter crescere pienamente gli uni senza gli altri. Si stanno studiando dinamiche particolari per rendere più praticabile il passaggio dalla GiFra all’Ofs. Il servizio agli Araldini può essere l’occasione per operare insieme concretamente. Solo l’incontro e la conoscenza reciproca possono portare ad una vera comunione.

Missioni e GPSC: si sta provvedendo al monitoraggio delle esperienze condotte dalle nostre fraternità; costituzione dell'equipe regionale CeMiOfs con l'individuazione di delegati nelle varie fraternità locali così da permettere una comunicazione capillare ed un azione più incisiva sul territorio. Successivamente si lancerà anche la campagna Banca dei Talenti per la conoscenza e condivisione delle professionalità lavorative e personali dei singoli membri dell'OFS che desiderassero metterle a servizio dell'ordine.
Oltre al sostegno delle campagne individuate dal nuovo progetto missionario nazionale (campagna sorella acqua;
un albero per ogni bambino; difesa de lla vita) come linee d'azione per il futuro si vogliono incentivare e strutturare progetti concreti di educazione ambientale e reti di accoglienza nelle varie province del Lazio. Desidero sottolineare la generosità mostrata nelle scorse settimane nella raccolta a favore del confratello missionario Tiziano Zanella.

Comunicazione e stampa : si è migliorato il sito regionale www.ofslazio.it, che vi invitiamo a frequentare con assiduità. Si sta cercando di creare un’equipe regionale, che potrebbe curare
un’eventuale giornalino regionale o un inserto all’interno della rivista nazionale FVS. A proposito della rivista, è uno strumento di formazione e informazione che dovrebbe andare in mano a tutti i erziari. Tra l’altro, da qualche mese è molto migliorato e si auspica pertanto un sensibile incremento nel numero di abbonamenti.

Liturgia: si è costituita un’equipe, che ha già realizzato alcuni servizi (p.es. la liturgia che faremo a conclusione) e sta progettando diverse altre realizzazioni anche per il sito regionale.
Per le equipe di cui sopra e per qualunque altro servizio e attività è auspicabile un maggior coinvolgimento anche di altre persone.

Oggi siamo qui a chiedervi alcuni impegni: grazie allo sforzo di ciascuno di vo i e delle vostre fraternità possiamo crescere davvero ed essere sempre più in linea con quanto lo Spirito ci chiede.

La relazione annuale (v. CG 51,2) non è una tradizione, ma vorremmo che da oggi iniziasse a diventare un momento fisso, non certo come cont rollo da parte nostra, ma come condivisione di un cammino.

Le firme per un Fisco a misura di Famiglia , raccolte in questi mesi, saranno consegnate in questi giorni al Forum delle Associazioni familiari, affinché l’attenzione verso l’istituzione familiare non rimanga solo a parole ma diventi realtà.

Il questionario su GPSC (Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato) richiederà è un passo fondamentale perché, anche a seguito del Corso biennale ormai al termine, possiamo uscire dalle sagrestie ed essere sempre più propositivi e incisivi nella società in cui viviamo.

Il documento preparato dal Consiglio internazionale Ofs (CiOfs) su “ La Professione del francescano secolare e il suo senso di appartenenza ” vuole essere un’ulteriore e mai superflua occasione di riflessione su un tema fondamentale per la vita delle nostre fraternità.

Infine, ma non ultimo, il capitolo relativo a Registri e card, di cui parleremo tra poco: il Consiglio nazionale sta investendo molto in quest’opera di rinnovamento. Non possiamo deluder e le aspettative di chi ci guida al livello superiore!
3. ALCUNE PROPOSTE


Per concludere qualche proposta, per far sì che le nostre fraternità siano sempre più rispondenti alla propria vocazione:

1. Stringiamoci a Cristo, pietra viva , per essere impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale. È solo lui la Via, la Verità e la Vita.

2. Prendendo spunto dal Vangelo, che per noi si possa dire: “Chi ha visto la mia fraternità ha visto l’Ofs, ha visto tutta la Famiglia francescana, ha vis to la Chiesa”.

3. Sforziamoci di parlare bene (bene -dire) degli altri, piuttosto che denigrarli.

4. Combattiamo la pigrizia e il senso di autosufficienza che porta ad una lenta agonia spirituale.

5. Viviamo pienamente la comunione vitale reciproca all’interno della Fa miglia francescana e all’interno della Chiesa.

6. Puntiamo sulla formazione integrale, umana, cristiana e francescana, senza trascurare l’aspetto missionario.

7. A tal proposito “studiamo, amiamo, viviamo la nostra Regola e le nostre Costituzioni”.

8. Chiediamoci sempre se siamo pronti a dare la vita per i nostri fratelli, per la nostra fraternità.

9. Sforziamoci di vivere pienamente il momento presente, senza rimpianti e senza fasciarsi la
testa per il domani: fidiamoci della Provvidenza!

10. Il nostro cuore non sia turbato! Siamo la stirpe eletta,[…] il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose.

Infine un ringraziamento a voi, cari fratelli e sorelle responsabili delle varie fraternità locali!


Grazie a voi, ai vostri Assistenti e a ciascun terziari o di questa nostra regione, possiamo puntare davvero a che
le nostre realtà siano ciascuna una cellula vitale di tutto il corpo. Non molliamo mai, consapevoli che il disegno non è il nostro e noi siamo solo dei collaboratori
dell’Architetto! Affidiamo la conclusione alle parole di un confratello famoso che ci ha preceduto, testimoniando
l’amore per Cristo e per i fratelli. Esattamente 15 anni fa il Padre lo chiamava a Sé, ma l’eredità che ci
lascia è enorme:

“La strada è lunga ma non esiste che un solo m ezzo per sapere dove può condurre, proseguire il
cammino.” (Don Tonino Bello)

Il Signore ci dia Pace!
Luca Fabietti, ministro regionale ofs



FRATERNITA' LOCALE CELLULA PRIMA DELL'ORDINE

LA FRATERNITÀ CELLULA PRIMA DELL’ORDINE

La mia fraternità è fragile: ho paura di romperla.
La mia fraternità è misteriosa: spesso non la comprendo.
La mia fraternità è leggera: posso portarla in una mano ma basta una lieve brezza perché voli via.
La mia fraternità sa piangere: con lei ho incontrato anche la morte.
La mia fraternità è gioia: mi ha insegnato a cantare.
La mia fraternità è severa: esige l’essenziale d alla mia vita.
La mia fraternità è nelle mani di Dio: per questo non smetterò mai di amarla.
La mia fraternità è tenera: mi riscalda il cuore nelle notti più buie.
La mia fraternità è fedele: non fugge di fronte ai miei tradimenti.
La mia fraternità è vita : conosce il ritmo delle mie stagioni.
La mia fraternità è una: non si misura più dalla lunghezza di un cappuccio, ma solo dal coraggio di un impegno.
La mia fraternità: sei tu che conosco da poco
tu che non riesco ancora a perdonare
tu che mi regali lo sguardo ma hai paura di darmi la mano.
tu che preghi nel silenzio
tu che hai sempre paura di rischiare
sono io che non riesco ancora ad amare.
La mia fraternità è il mio sogno preferito: per questo continuerò a non svegliarmi.

Battistina Costigliola, Ofs Pozzuoli

ASSEMBLEA OFS LAZIO 2008



Si è svolta presso l’Aula sant’Antonio, l’ Assemblea 2008 dell’Ofs Lazio. E’ la seconda Assemblea regionale di rilievo che la nostra fraternità grazie all’aula concessa dall’Università Antonianum può ospitare con dignità. Ancora nella memoria di molti la prima assemblea unitaria, presente tutte le componenti del primo Ordine e Tor, che qui si tenne solo pochi anni or sono. Come allora, anche oggi, grazie all’opera di confratelli volontari si è potuto dare una accoglienza che ha raccolto l’apprezzamento e il plauso di molti convegnisti. In maniera infomale, così ci ha ringraziato il ministro regionale Luca Fabietti: “…a poche ore dalla conclusione dell'Assemblea sento il desiderio forte di ringraziare tutta la tua fraternità e te  in particolare per la splendida accoglienza e organizzazione! Ci siamo trovati benissimo e davvero non c'è mancato niente. Grazie al vostro servizio attento e discreto si è respirato un clima di serenità e di collaborazione”.

Il primo momento è stato quello eucaristico con la partecipazione alla Santa Messa nella Basilica celebrata dal padre rettore Antonio Baù. La nostra fraternità di sant’Antonio ha poi offerto una corroborante colazione e per la gioia dei palati dei quasi centocinquanta francescani convenuti da tutto il Lazio. Presenti il nostro ministro Guido Fiorani con il vice Fabrizio Caricato, che hanno consegnato la Relazione annuale della situazione di fraternità. Dopo l’introduzione ai lavori fatta dal Vice Ministro Calvino Gasparini., dopo la breve ma riflessiva relazione tenuta dal Ministro Regionale OFS Lazio Luca Fabietti, sono stati presentati, da Bruno Tomarelli e Remo Di Pinto, rispettivamente Consigliere regionale OFS Lazio e Vice Ministro Nazionale OFS, i nuovi registri delle fraternità locali.
Maria Grazia Di Tullio, anche  a nome della consigliera Maria Neve Bergongelli e dell’Equipe del GPSC del Centro Missionario ha illustrato il Questionario cui le fraternità sono chiamate a rispondere.
Remo di Pinto ha presentato la pubblicazione, ad un anno dalla scomparsa, di un volume di p. Cristoforo Piacitelli, ofm. Dei padri assistenti era presente il guardiano del Convento cappuccino di San Lorenzo al Verano p. Frumenzio De Donato

Una partecipata liturgia finale, con intronizzazione del Vangelo e riferimenti alla Regola, accuratamente preparata dalla Commisione liturgica Ofs Lazio e guidata Consigliere regionale il diacono Franco Sabelli ha chiuso i lavori innalzando una preghiera di ringraziamento a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo per i doni che ci elargisce. (ms)