ARTE E FRANCESCANESIMO: IL VIAGGIO DI GIOVANNA BRUSCHI E IL VOLTO DELLA BEATA ANGELA DA FOLIGNO


"E vedevo Dio!"
"Vedevo una cosa certa, stabile, inesprimibile,
di cui non so dir nulla che era l'Ognibene,
e l'anima in quella contemplzione
godeva di ineffabile letizia"

"Allora le furono aperui gli occhi dell'anima
e vide l'Amore che veniva dolcemente a lei"

"O dono che è sopra ogni dono,
poiché tu sei lo stesso Amore!
O sommo bene, ti sei degnato di farti conoscere
amore, e ci fai amare questo amore"
Tracciare i lineamenti del volto che ho creato per la Beata Angela da Foligno è stata per me un’esperienza a dir poco emozionante, e l’empatia, che tuttora mi avvolge, sta ad indicare che forse mi sono avvicinata all’obiettivo. Attraverso intrecci di velature corpose, si evidenziano le note più significative dell’esperienza mistica della Beata, filtrati dal mio occhio interiore, mentre attraverso la divisione in due parti del volto per distinguere l’Angela donna, dall’Angela che “vide Dio”, il procedimento artistico eleva l’individuo, perché l’amore è sempre relativo, ma 'il divenni non amore travalica, trascende è l’Indiarsi'. 
Giovanna Bruschi









L'immagine che abbiamo scelto come "logo" di questo dossier, sull' home page di "Squilla Francescana" è opera dell'artista Giovanna Bruschi, la cui opera è possibile conoscere via inrternet al seguente LINK. 

L'icona è tratta dall'opera che l'artista eseguì per il volume "LA FIGLIA DELL'ESTASI" (1995) di Padre Domenico Alfonsi.
L'approdo alla conoscenza alla beata Angela da Foligno, per Giovanna Bruschi avvenne, però, anni prima, quando P. Domenico Alfonsi chiese a varie artiste di "ripensare" un'iconografia della beata Angela.

Da terziario francescano non posso fare a meno di notare come la nostra mistica folignate - secolare, laica e madre di famiglia - sia stata assorbita dal processo di "clericizzazione"iconografica che fanno sembrare "suore" tante religiose laiche come, ad esempio, S. Rosa da Lima, carmelitana.
Lo scrivo, però, avendo nelle orecchie un "adagio" : considerare antropologicamente la storia con gli occhi dei tempi di chi l'ha vissuta e la Tradizione a noi data in lascito come una ricchezza da vivere con gli occhi di oggi. 

Giovanna Bruschi era già stata scelta scelta - tra tante altre valide artiste - ad illustrare il libro dello stesso P. Domenico Alfonsi Ofmconv  dal titolo "IL VIAGGIO. ESPERIENZA MISTICA DI ANGELA DA FOLIGNO" (1991) e, in questo "viaggio" dell'autore in cerca del suo personaggio, Giovanna ha fatto da "spartiacque" iconografico tra le "mirabili visioni e consolazioni" della beata Angela.

Nella presentazione al libro, P. Domenico Alfonsi ebbe a scrivere:
"Le illustrazioni grafiche del testo, che hanno richiesto un profondo coinvolgimento personale nell'esperienza di Angela, sono dell'artista Giovanna Bruschi".
Questo "profondo coinvolgimento personale" di Giovanna Bruschi è stato motivo dell'instaurarsi di un'amicizia spirituale con Angela da Foligno che le ha aperto una porta d'interiorizzazione spirituale, a partire del messaggio cristico annunciato dalla beata folignate e motivo di conversione personale, da oltre vent'anni.
 
Marco Stocchi, ofs