appuntamenti
MAGGIO 2013

venerdì 3    
ore 17,15 - ADORAZIONE EUCARISTICA in basilica

venerdì 10 
ore 17 - FORMAZIONE PERMANENTE in fraternità 

sabato 11  
CENTRO G. BERETTONI
Recandosi il Papa Francesco in S. Maria Maggiore per il rosario alle ore 18 

 del 1mo sabato di maggio la S. Messa è stata spostata al 2do sabato
ore 16 - S. MESSA in S. MARIA MAGGIORE - cappella Cesi 

sabato 18 - ore 16 – Riunione probandi e novizi
 

mercoledì 22 - ore 18 - Riunione Consiglio di Fraternità 

domenica 26
CAPITOLO ELETTIVO - ore 16 - AULA S. ANTONIO

  
       

NON AVERE PAURA


Il sole risplende
in un cielo terso
un profumo l’aria fende
da miriadi di fiori sommerso.
Di campane un suono
da campanili echeggia lontano,
ricorda dolcemente all’uomo
che il suo spirito non è umano.
Un miracolo divino lo circonda,
che mano d’uomo non ha creato,
non lo sommerge come un’onda
ma ricorda di averlo, tanto amato.
Pesa di ogni giorno, la vita
ma non essere triste; porgi la mano
a Dio, che anche oggi ti dona Bontà  Infinita
ti guida con sicura mano
a orizzonti dove il sole non tramonta
ma di Luce è inondato













Rosita Taddeini, ofs

DIFFERENZA TRA LE FAMIGLIE FRANCESCANE: PRIMO, SECONDO E TERZ'ORDINE

Tre sono componenti fondamentali della grande Famiglia francescana, costituita dai tre Ordini fondati da San Francesco:

il Primo Ordine: i religiosi (frati), Frati minori, Frati minori conventuali, Frati minori cappuccini;

il Secondo Ordine: le religiose claustrali di vita contemplativa, le Clarisse;

il Terzo ordine: i secolari (oggi OFS) e numerose forme di religiosi e religiose impegnati in attività apostoliche, come il TOR - Terzo Ordine Regolare di San Francesco, che si sono formate dal filone principale dei secolari.


Oggi, dopo otto secoli, si riscopre la bellezza di tante differenze che nei secoli si sono dischiuse come fiori, più che rami dall'unico tralcio che Francesco d'Assisi ha espresso, innestato com'era in Cristo Gesù.

Queste differenze mostrano la grande vitalità del francescanesimo nei secoli: oggi sono motivo di sconcerto, il MO.FRA (Movimento Francescano) ha come ragione d'essere armonizzarle.

Il Motu Proprio di Benedetto XVI nel promulgare un Anno della Fede potrebbe ancora essere una "piattaforma" per smussare tante difficoltà che il MO.FRA trova nel suo pieno dispiegarsi.

Infine, l'augurio e una preghiera, raccolti in un monito: «sentendosi trasformato in Cristo principalmente per la virtù della santa umiltà», Francesco «desiderava nei suoi fratelli l’umiltà sopra tutte le altre virtù, e li incoraggiava senza sosta e affettuosamente, con le parole e l’esempio, ad amarla, desiderarla, acquistarla e conservarla» (FF 1768)
Marco Stocchi, ofs

Preghiera per il Capitolo Generale del TOR, Terz'Ordine Regolare - Gaming, Austria: maggio 12-26, 2013

Fratelli e sorelle dell'OFS
Terz'Ordine Secolare
preghiamo per il TOR, nostri "fratelli gemelli",
tra i figli di San Francesco, in Cristo Gesù.

 
 
 
 
Preghiera per il Capitolo Generale del TOR,
Terz'Ordine Regolare
- Gaming, Austria: maggio 12-26, 2013

"O Dio Altissimo e Glorioso,
Tu ci hai chiamati ad abbracciare
una vita di conversione evangelica in fraternità
seguendo l'esempio di San Francesco d'Assisi.

Vi chiediamo di inviare lo Spirito Santo su di noi
mentre ci prepariamo a celebrare
il 111 ° Capitolo Generale dell'Ordine.
Preghiamo che questo sia un evento di piena grazia
per tutta la Famiglia francescana.

Che rinnovi in ciascuno di noi
il desiderio di seguire Gesù Cristo più da vicino,
e di vivere il nostro carisma francescano più pienamente.

Ti chiediamo, Dio Altissimo,
di inviare la tua benedizione su tutti noi
per intercessione dei Santi Patroni dell'Ordine:
l'Immacolata Vergine Maria, S Luigi di Francia,
e Santa Elisabetta d'Ungheria".

+ AMEN

DON TONINO BELLO 1993-2013, ANNUNCIO' GESU' AI POVERI, PROFETA DI PACE TRA I POPOLI - il ricordo dell'OFS d'Italia

Nel prossimo numero, "Squilla Francescana" dedicherà a don Tonino Bello una testimonianza per ricordalo a 20 anni della sua dipartita verso la casa del Padre




don Tonino Bello
vescovo e terziario francescano
1993 - 2013

20 anni fa, il 20 aprile 1993, moriva Antonio Bello, meglio conosciuto da tutti come "don Tonino", quello che da vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e presidente di Pax Christi compì numerosi gesti a favore dei poveri e della pace rimasti nella memoria di molti per la loro profezia. Ma il primo titolo con cui ha voluto essere ricordato è "terziario francescano" e questo onora e rallegra la nostra famiglia, consegnandoci una grande eredità.
Ofs d’Italia


CAMMINANDO NEL VANGELO / V DOMENICA DI PASQUA - ANNO C nel commento di Adelaide Rossi, ofs


5^ DOMENICA DI PASQUA  (Gv. 13, 31-33a. 34-35)

Giuda è uscito, tornerà traditore con quanti porteranno Cristo alla croce. Ora Cristo vede proprio in questa vicenda la sua glorificazione. Per l’uomo la croce è fallimento e ignominia; per il Signore e secondo il disegno di Dio essa è glorificazione.

C’è una parola che ricorre più volte nelle letture di questa domenica. Si parla di “un nuovo cielo e una nuova terra”, della “nuova Gerusalemme”, di Dio che fa “nuove tutte le cose” e infine, nel Vangelo, del “comandamento nuovo”: 
  • “…che vi amiate gli uni e gli altri, come io ho amato voi”.


“Nuovo”, “novità” appartengono a quel numero di parole che evocano sempre e solo sensi positivi. Vita nuova, vestito nuovo, anno nuovo … “Nuova” e “novella”, come aggettivi, significano una cosa nuova e, come sostantivi, una notizia. Il Vangelo si chiama “buona novella” proprio perché contiene la novità per eccellenza

Perché ci piace tanto il nuovo? Non solo perché ciò che non è usato, in genere, funziona meglio (es. un automobile). Non è solo per questo.

Il motivo profondo è che la novità, ciò che non è ancora conosciuto e sperimentato, lascia più spazio all’attesa, alla speranza, al sogno. E la felicità è proprio questa. Se fossimo sicuri che l’anno nuovo ci riserverà esattamente le stesse cose del vecchio, già non ci piacerebbe più. Nuovo non si oppone ad “antico”, ma a “vecchio”. Anche “antico” e “antichità”, “antiquario” sono parole positive. Qual è la differenza? Vecchio è ciò che con il passare del tempo peggiora e perde valore. Per questo oggi si cerca di evitare di usare l’espressione “Vecchio Testamento” e si preferisce parlare invece di “Antico Testamento”.

Adesso però torniamo al Vangelo. Come mai si definisce “nuovo” un comandamento che era noto già dall’Antico Testamento (cfr.Levitico 19, 18)? Qui ci torna utile la definizione tra vecchio e antico. “Nuovo” non si oppone, in questo caso, a “antico”, ma a “vecchio”. Lo stesso evangelista Giovanni in un altro passo scrive:

“Carissimi, non vi scrivo un comandamento nuovo, ma un comandamento antico…E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo” (1 Gv.2, 7-8).
Insomma il comandamento è nuovo o antico? L’una e l’altra cosa. Antico secondo la lettura, perché era stato dato da tempo;  nuovo secondo lo Spirito, perché solo con Cristo è data anche la forza di metterlo in pratica. Nuovo si oppone qui a vecchio. Quello di amare il prossimo “come se stessi” era diventato un comandamento “vecchio”, cioè debole e consunto, a forza di essere trasgredito, perché la legge imponeva sì l’obbligo di amare, ma non dava la forza per farlo

Occorreva, per questo, la grazia. E infatti non è durante la vita di Gesù che il comandamento dell’amore diventa nuovo, ma quando morendo sulla croce e dandoci lo Spirito Santo, ci rende, di fatto, capaci di amarci gli uni gli altri, infondendo in noi l’amore che egli stesso ha per ognuno. Il comandamento di Gesù è un comandamento nuovo perché rinnova, fa nuovi, trasforma tutto.

E a proposito sant’Agostino scrive:

“E questo amore che ci rinnova, rendendoci uomini nuovi, eredi del Testamento nuovo, cantori del cantico nuovo”. Se l’amore parlasse, potrebbe fare sue le parole che Dio pronuncia nella seconda lettura di oggi: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”.

OFS ROMA S. ANTONIO - 28 APRILE/ Proiezione di JESUS (1999) - Cineforum con P. Stefano Cecchin, della Pontificia Accademia Mariana Internationalis


Nel pomeriggio, sarà con noi P. Stefano Cecchin  che presenterà un film, che proietteremo dopo pranzo,  su Maria madre del Salvatore e al termine della visione si fermerà con noi per la condivisione. Questa iniziativa risponde a tante richieste che abbiamo avuto in questi mesi di poterlo ritrovare di nuovo con noi in Fraternità: quale migliore occasione che in apertura del mese mariano di maggio?

Il film è stato prescelto da una rosa di tre che P. Stefano reputa i migliori, utilizzandone alcune sequenze anche per le sue lezioni universitarie: Jesus, Figlia del tuo figlio e San Giuseppe. Sarà proiettato "Jesus", cui titolo originale è "Mary, Mother of Jesus" .



JESUS

GESU’ VISTO CON GLI OCCHI DELLA MADRE

Girato nel 1999 dal regista statunitense Kevin Connor, come si desume dalla trama, narra la storia del Messia vissuta attraverso gli occhi della madre, Maria.
All'età di 16 anni l'Arcangelo Gabriele le appare per annunciarle che darà alla luce il figlio di Dio e da quel momento inizia per lei un lungo e tormen­tato cammino sulla via della fede che la porterà ad affrontare innumere­voli prove e difficoltà: l'ostilità di Giuseppe e della sua stessa famiglia, l'atroce persecuzione di Erode, il sacrificio estremo di assistere alla Crocifissione di suo figlio ...

TRAILER



Un film di Kevin Connor. Con Christian Bale, Pernilla August, Geraldine Chaplin, Melinda Kinnaman, David Threlfall. USA, 1999 - girato in Ungheria

Che il manto della Beata Vergine Maria ci protegga in questo delicato “passaggio” di consegne del prossimo Capitolo, che il suo sguardo materno vegli sulla nostra Fraternità!

(visione privata)
Marco Stocchi, ofs