ROMA, BASILICA S. ANTONIO AL LATERANO : "MOSTRA DEI PRESEPI". Nuova edizione di una mostra presepiale che sta riscuotendo un crescente intersesse nella Capitale.


ISTANTANEE DALLA
"MOSTRA DEI PRESEPI"


Da "Mostra dei 50 presepi" ...  l'iniziativa anno per anno è cresciuta in numero e qualità delle opere presepiali esposte, riscuotendo un crescente interesse tra i fedeli e cultori dell'arte presepiale, cambiando, quest'anno,  denominazione ... infatti, sono oggi ben oltre 50, i presepi esposti nella cripta della Basilica di Sant'Antonio al Laterano ! Cosicché da quest'anno, la mostra si chiama sic et sempliciter "Mostra dei presepi", molti di notevole valore artigianale e artistico,. nonché provenienti da numerose zone del mondo.
 




Per vedere meglio i particolari occorre cliccare ogni singola immagine!



Le opere esposte sono di vari autori,
compreso un frate francescano.


 Anche la nostra Fraternità è presente con alcuni presepi ...


Presepe Navajo, dove la grotta è la tenda, il tapì ...
e il bue e l'asinello, che nelle Americhe non esistevano fino all'arrivo
degli europei, a fare da bue e asinello !

Questo presepe africano in legno di mogano e
di speciale fattura è un altro contributo della
Fraternità di Sant'Antonio alla Mostra presepistica


 Il presepe proviene dalla Tanzania e fu donato alla fraternità
da P. Cornelio Del Zotto nel 1981.
La vetrina, nella foto, che lo custodiva di costruita da Fr. Rufino
e donata alla Fraternità nello stesso anno.
Dopo un rovinoso incendio, la Fraternità lasciò la sua sede, attigua alla Basilica
e trovò nuova e attuale sede,in un locale che s'apre sul chiostro.
Nell'incendio andarono persi documenti,
tra i quali l'antico stendardo ed numerosi documenti e oggetti storici, ma non questo presepe ! In questi giorni esposto all'ammirazione e venerazione dei fedeli.

La realizzazione della Mostra conta del sostanziale apporto dell' Associazione culturale  'Il Patriarchio", che ha trovato ospitalità presso un locale attiguo alla cripta. L'associazione organizza varie esposizizioni artistiche e iniziative culturali.
 

L'esposizione presepiale contempla anche la visione di alcune icone
del M° P. Antonio Baù
P. Antonio è anche l'autore delle icone che si possono ammirare nell'emiciclo
del coro della Basilica superiore della stessa basilica di Sant'Antonio.

Ancora altre istantanee della Mostra dei presepi
nella cripta della Basilica di Sant'Antonio
scattate dal nostro Antonio Fasolo:





Dulcis in fundo, per i romani veraci ...
il BAMBINELLO DELL'ARA COELI

donazione di Vito Macrì

II Santo Bambino di Aracoeli fu scolpito a Gerusalemme, su legno d'ulivo del Gethsemani,da un Religioso Francescano sul finire del secolo XV. Portato a Roma dal medesimo, fu sempre particolarmente onorato dai Romani nella Basilica di Aracoeli sul Campidoglio. Il Santo Bambino, per i suoi prodigi, è ormai oggetto di venerazione da parte dei fedeli di tutto il mondo. Fu incoronato dal Capitolo Vaticano il 2 Maggio 1897.
Attualmente, in Aracoeli vi è una copia conforme, essendo il Bambinello originario stato rubato nel 2000 e a tutt'oggi ancora non ritrovato.

Foligno, 3-4 gennaio - PROGRAMMA DELLA CANONIZZAZIONE DELLA B. ANGELA DA FOLIGNO mistica del Terz'Ordine di San Francesco

dal sito della Diocesi di Foligno

Non ti ho amato per scherzo

Il mercoledì della settimana santa stavo meditando sulla morte del Figlio di Dio incarnato e cercavo di liberare la mente da ogni altra cosa per poter avere l’anima più raccolta sulla passione e morte del Figlio di Dio ed ero occupata nella ricerca e nel desiderio di come poter meglio liberare la mente in merito a queste cose della passione e della morte del Figlio di Dio.

 E allora subito, mentre ero presa da questa occupazione e ricerca, avvenne nell’anima una locuzione divina che diceva: «Io non ti ho amata per scherzo». E allora quella parola fu per me come un colpo di dolore mortale, perché immediatamente si aprirono gli occhi dell’anima, e vedevo che era verissimo quello che diceva, e vedevo gli effetti di questo amore, e vedevo tutto ciò che fece questo Figlio di Dio per questo amore, e vedevo tutto ciò che sopportò in vita e in morte questo Dio e uomo passionato per questo indicibile amore e comprendevo che quella parola era verissima in lui, perché mi ha amata non per scherzo ma co perfettissimo e tenero amore, così vedevo tutto il contrario in me, io non lo amavo se non per scherzo e in modo non vero. E vedere questo era per me una pena mortale e un dolore talmente intollerabile che credevo di morire.

Angela da Foligno, Istruzioni, 22,1-11, in F. Frezza, Liber Lelle. Il libro di Angela da Foligno, Ed. Galluzzo, Firenze, 2012, p. 247.

Fraternità News: L' "Avvento della carità" del Laboratorio artistico "La barca di Sant'Antonio" per i poveri della basilica.

Il Laboratorio artistico "La barca di Sant'Antonio" ha realizzato in occasione della preparazione a questo Santo Natale dei cartoncini natalizi per i fedeli che giungono nel santuario romano di Sant'Antonio da Padova.
Le libere offerte sono state a beneficio dei numerosi poveri che ogni giorno bussano alla porta della basilica.
I cartoncini sono stati posti in una cesta di vimini - addobbata  in puro stile natalizio - e posta su un tavolino, accanto al banco della sagrestia del santuario. Una iniziativa che ci ricorda quanto don Gnocchi ebbe a scrivere il  15 settembre 1942: 
«Di una cosa sola ha bisogno il mondo e per questo bisogna lottare: di carità e amore evangelico. Ciascuno di noi ha il dovere di anticipare e attuare, per quanto gli compete, l’avvento della carità. È ben poca cosa quello che un uomo può fare, si sa. È una goccia di dolcezza in un oceano amarissimo. Ma pure il mare è formato da molte gocce. Basta che ognuno porti la sua... Non scoraggiatevi, dunque, se di fronte al molto che resta da fare, la vostra opera appare piccola e insufficiente. Dio sa le nostre possibilità...».


Buon Natale dalla fraternità OFS sant'Antonio !



Ghirlanda delle 4 domeniche d'Avvento,
Basilica di S. Antonio a via Merulana, Roma


Nella notte di Natale viene descritto qui il fatto storico dell’evento.

“Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. La buona volontà è di Dio verso gli uomini, come fonte e origine di tutto quello che Dio ha cominciato a realizzare con il Natale. Solo dopo che l’abbiamo così compresa, potrà essere a sua volta espressa dagli uomini, perché sarà ad imitazione dell’agire di Dio.

A Natale si rivela tutta la dignità dell’uomo redento: si rivela la gravità del peccato, che è causa del vero invecchiamento, più grave di quello prodotto dagli anni trascorsi. Non dobbiamo temere la vecchiaia del corpo, ma quella dell’anima.

La vita nuova che viene ad abitare in mezzo a noi deve manifestarsi nelle nostre azioni, nel rimanere nello stato di grazia o recuperarlo con il sacramento. Un altro punto importante da sottolineare è quello della fraternità umana che deriva proprio dal Natale di Cristo. Con lui, Figlio eterno di Dio, anche noi diventiamo figli di Dio; in Cristo ritroviamo il Padre e per ciò ci ritroviamo tutti veri fratelli. Si potrebbe dire che a Betlemme si forma la famiglia di Dio composta di tutti gli uomini. Il Natale è annunzio e un impegno di reciproca carità. Facciamo trovare come strenna natalizia il nostro perdono, il nostro amore sincero, durevole, concreto.

                                                                                         Adelaide Rossi, ofs

Auguri di buon Natale dal Ministro OFS Lazio Bruno Tomarelli

disegno di Anna Maria Ludovisi
        

“Ora, mentre si trovavano in quel luogo [Betlemme], si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc 2,6-7).
 
Carissimi fratelli e sorelle, in questo brano del Vangelo, Luca ci fa notare una grande verità: Gesù è nato fuori della porta della città, è nato nell’emarginazione!

“Il Salvatore del mondo, Colui in vista del quale tutte le cose sono state create, Colui che è stato crocifisso fuori della porta della città, è anche nato fuori della porta della città” (Benedetto XVI).

Questo significa che Egli, fin dalla nascita, non appartiene a quell’ambiente che, secondo il
mondo, è importante, è potente, ma si presenta nel mondo come un essere (apparentemente) irrilevante, ponendosi ultimo fra gli ultimi, il più povero fra i poveri. Sono, infatti, i poveri pastori, anime semplici e piene di stupore, i primi testimoni della nascita di Gesù.
Questo, carissimi fratelli e sorelle, è lo spunto che vorrei suggerire per questo Natale.
Gesù fin dall’inizio ha rivolto lo sguardo verso gli ultimi, gli emarginati, i poveri, gli oppressi, facendosi come loro. Ha chiaramente dimostrato che il suo messaggio evangelico è indirizzato verso un’armonizzazione dell’umanità con la ricerca della pace, della giustizia, dell’uguaglianza.
Questo deve farci riflettere e comprendere che “fa parte del diventare cristiani l’uscire dall’ambito dei criteri dominanti, per entrare nella luce della verità sul nostro essere e, con questa luce, raggiungere la via giusta” (Benedetto XVI) che deve portarci, come anche S. Francesco ci ha insegnato, ad aprire il nostro cuore ed essere disponibili ad accogliere, dialogare e a infondere speranza a coloro che sono in situazioni di difficoltà, di precarietà e di bisogno. E’ questo, carissimi, l’augurio che rivolgo a tutti voi per vivere con più slancio e vigore
evangelico il Natale di Nostro Signore Gesù.

Buon Natale! Il Ministro Regionale
Bruno Tomarelli

A GESU BAMBINO ...





A GESU' BAMBINO

Oh Gesù Bambino,
simbolo della purezza e dell'innocenza.
Tu sei venuto nel mondo come Luce per la Vita.
Accogli, risveglia i nostri cuori
colmali di Fede
e tra le braccia di Tua Madre Santissima
indicaci il traguardo dell'Eternità.

                                                          Rosita Taddeini, ofs