Report / Raccolta per i carcerati di Regina Coeli


Sotto l’”albero della fraternità” - opera della vulcanica Anna Maria Ludovisi - si sta raccogliendo quanto ci è stato richiesto dal cappellano P. Vittorio Trani, OFM conv e i volontari dell’OFS a favore dei carcerati di Regina Coeli.
Come è stato scritto in una circolare del Regionale, P.Vittorio Trani, provinciale OFM conv. del Lazio è da 33 anni testimone e presenza attiva come cappellano all'«albergo di Via della Lungara», così come viene definito dai romani e intitolato niente meno che alla Regina Coeli il «carcere di prima accoglienza della capitale». È questo il luogo dove sono detenute le persone in attesa di processo. Da molte parti, media e giornali, sentiamo parlare della situazione problematica delle carceri italiane e, sull’invito evangelico, siamo chiamati a portare piccoli segni di fraternità”.
Due sono le possibilità di cooperare: la prima è l’animazione della ss.Messa domenicale una volta il mese e/o per momenti liturgici particolari Pasqua, Ferragosto, ecc.
La seconda è quella “di provvedere del necessario ai detenuti, esclusivamente uomini, che necessitano spesso di beni semplici ma primari per garantire la dignità della vita in una situazione tanto angusta e compromessa”. Elide della fraternità dei SS. XII Apostoli è la referente per l’Ofs.  A questa seconda opzione ha aderito la nostra fraternità. L’elenco di quanto serve è stato inviato via e-mail. Occorre tenere conto della stagione climatica: ora, per esempio, si necessita di cappellini di lana (ma non grandi, che si possono tirare giù).
Una terza possibilità, riservata all’iniziativa personale, è il volontariato vero e proprio e opera di misericordia corporale: visitare i carcerati. Per chi lo desiderasse, faremo sapere l'inizio del prossimo incontro di formazione per i volontari. (ms)