LUDOVICA ALBERTONI ... LA SANTA DE ROMA Poesia di Agata Buzzi

 

"Durante quel Sacco, triste 'nfame"

'll sacco di Roma avvenne il 6 maggio 1527 ad opera delle truppe dei lanzichenecchi, i soldati mercenari tedeschi arruolati nell'esercito dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo. Il tragico evento, caratterizzato dalla brutalità e dalla violenza incontrollata dei lanzichenecchi, segnò un momento importante delle lunghe guerre per il predominio in Europa tra il Sacro Romano Impero e il Regno di Francia, alleato con lo Stato della Chiesa guidato dal Papa Clemente VII. La devastazione e l'occupazione della città di Roma sembrarono confermare simbolicamente il declino dell'Italia in balia degli eserciti stranieri e l'umiliazione della Chiesa cattolica impegnata a contrastare anche il movimento della Riforma luterana sviluppatosi in Germania'. 
Fino a pochi decenni fa, alcune mamme davano del “lanzichenecco” ai figlioli un po’ troppo vivaci, tanto per confermare quanto il “Sacco di Roma” sia rimasto presente nella memoria collettiva della città. Durante quel triste periodo la Beata Ludovica Albertoni svolse un intenso apostolato per sollevare dall’immiserimento materiale e spirituale il popolo di Roma.

Sant'Efrem Siro

La dormizione di sant'Efrem Siro,
Icona cretese, sec. XVI


A tutti i confratelli e consorelle suggerisco questa preghiera, liberamente tratta da Sant’Efrem:


La mia vita sta passando di giorno in giorno ma i miei peccati non mi lasciano.
Tu, Dio Santo della misericordia, conosci la mia debolezza e la fragilità del mio essere, concedimi quindi la tua forza e sostienimi nella mia miseria. 
Aiutami ad essere consapevole che senza di Te la mia vita non sarebbe null’altro che l’anticamera della morte.
Dio di infinita misericordia perdona i miei peccati, i miei tradimenti, la mia incapacità ad essere degno del Tuo amore per me.
Ascolta questa preghiera e continuità a sostenermi fino alla fine della mia strada terrena con la tua infinita misericordia. Sia lodato in eterno il tuo nome.
(Guido Fiorani, ofs)

ITINERARI FRANCESCANI A ROMA / storia, arte, tradizioni e curiosità


1) ROMA, COME LA VIDE SAN FRANCESCO

Testo di Antonio Fasolo, ofs.
Il primo approdo di San Francesco a Roma: il racconto della Roma che vide San Francesco. In appendice: testi dalle Fonti Francescane.

FRANCESCO D'ASSISI A ROMA - Il secondo viaggio (in preparazione)

2) LUOGHI DI SAN FRANCESCO

CHIESA DI SAN FRANCESCO A RIPA GRANDE. Testo di Maria Rosaria Cavuoti, OFS S. Antonio.

I TESORI DI SAN FRANCESCO A RIPA - Il progetto di restauro, con un untervista a P. Stefano Tamburo ofm.

3) LUOGHI FRANCESCANI

"La preghiera di San Francesco per sostenere la Chiesa", di don Marco Frisina.
con il link di approfondimento alla scheda a cura della Sovraintendenza capitolina ai Beni Culturali.

4) FESTE E TRADIZIONI

L'OFS, IL SUO PATRONO E LA CHIESA DI SAN LUIGI DE' FRANCESI. Luigi IX un Santo patrono dimenticato
Come veniva ricordato il Santo patrono dalle fraternità di Roma Centro. Il post contiene una testimonianza di Vito Macrì della Fraternità OFS S. Maria in Aracoeli.

CRONACHE DALLA FESTA DELLA B. LUDOVICA ALBERTONI.
Testo e foto di alcune feste della Patrona dell'OFS di Roma e qualosa di più ... come una poesia in romanesco della terziaria Agata Buzzi dedicata alla "Santa de Roma".

Per conoscere la Beata Ludovica Albertoni

L'antica ricetta della fraternità OFS S.Antonio e la storia dei mitici mostaccioli richiesti dal Poverello d'Assisi in punto di morte. Illustrato. Testo di Maria Rosaria Cavuoti, OFS S. Antonio.
 

5) NEWS

"I TESORI DI SAN FRANCESCO A RIPA" / Il progetto di restauro avrà termine con una mostra espositiva nei giorni della Festa di San Francesco d'Assisi: dal 2 al 6 ottobre 2013.
STATUA DI SAN FRANCESCO SOTTO LA NEVE. "Laudato si mi Signore per sora neve" (2012).

"LE CASE DEI SANTI" A Roma un'iniziativa promossa dal Centro culturale Ara Coeli (2012). Il calendario degli appuntamenti aiuta a sapere quali sono alcune delle dimore di francescani.

INAUGURAZIONE DEL MUSEO DEI CAPPUCCINI di via veneto ROMA martedì 26/6/2012. 
Report e notizie utili, a cura di Marco Stocchi, OFS S. Antonio.

VIII CENTENARIO DELLA NASCITA DI SAN LUDOVICO (O LUIGI IX, RE DI FRANCIA) Indice dei post


  dossier VIII CENTENARIO DELLA NASCITA E DEL BATTESIMO di  
 
 SAN LUDOVICO ( LUIGI IX RE)
Poissy, Francia, 25 aprile 1214 - Tunisi, 25 agosto 1270

Luigi IX, sovrano di Francia, nacque il 25 aprile 1214 in Poissy. Incoronato re di Francia, Luigi si assunse il compito, davanti a Dio e agli uomini, di diffondere il Vangelo. Nell'anno 1244 fu sorpreso da una fortissima febbre. Guarito, volle di persona guidare una crociata per la liberazione della Terra Santa. Sbarcato in Egitto, presso la città di Damietta, attaccò con successo i Saraceni. Ma una terribile pestilenza decimò l'esercito crociato, colpendo lo stesso re. Assalito nuovamente dai Turchi, venne sconfitto e fatto prigioniero. Dopo essere stato rilasciato, proseguì come pellegrino per la Terra Santa, dove compì numerose opere di bene. Tornato in Francia, governò con giustizia e cristiana pietà, fondando la Sorbona e preparando una nuova crociata. Ma a Tunisi una nuova epidemia colpì l'esercito. Luigi IX, sentendosi morire, si fece adagiare con le braccia incrociate sopra un letto coperto di cenere e cilicio, dove spirò. Era il 25 agosto del 1270. (Avvenire)

Patronato: Re, Ordine Francescano Secolare e tutto il Terz'Ordine francescano

Etimologia: Ludovico = variante di Clodoveo

Emblema: Corona, Globo
Martirologio Romano: San Luigi IX, re di Francia, che la fede attiva sia in tempo di pace sia nel corso delle guerre intraprese per la difesa dei cristiani, la giustizia nel governo, l’amore verso i poveri e la costanza nelle avversità resero celebre. Unitosi in matrimonio, ebbe undici figli che educò ottimamente e nella pietà. Per onorare la croce, la corona di spine e il sepolcro del Signore impegnò mezzi, forze e la vita stessa. Morì presso Tunisi sulla costa dell’Africa settentrionale colpito dalla peste nel suo accampamento. 

   Liturgia di San Ludovico IX, re - Patrono Terz'Ordine Francescano:   link    


-indice cronologico dello Speciale -

27 GENNAIO - MEMORIA DI S. ANGELA MERICI terziaria francescana, fondatrice delle Orsoline

S. Angela Merici
sec. XIX - olio su tela
Quella di sant'Angela Merici fu un opera che avviò una vera riforma non solo nel cuore della Chiesa ma anche nel cuore della società. E la via che questa donna bresciana scelse per la sua "rivoluzione" fu quella dell'educazione delle ragazze. 
Nata nel 1474 a Desenzano del Garda da contadini, aderì da giovane alle Terziarie francescane (nel convento dei frati Minori Osservanti di S. Bernardino, ndr). Rimasta orfana a 15 anni, partì per la Terra Santa, ma qui ebbe una visione: una luce e una scala che saliva al cielo, dove l'attendevano moltissime ragazze. Questo le aprì gli occhi sulla sua missione e la spinse a dare vita alla Compagnia di Sant'Orsola, le suore che oggi sono note ovunque come orsoline. Pensare all'educazione delle giovani donne allo'epoca era un progetto davvero controcorrente: l'istruzione, infatti, era privilegio maschile. la fondatrice morì nel 1540. (Matteo Liut)

È ancora una adolescente quando viene accolta dal facoltoso zio materno a Salò. Qui vi rimarrà per diversi anni e vestirà l’abito di terziaria francescana nel convento dei frati Minori Osservanti di S. Bernardino.
Di questo lungo periodo di formazione, che va dalla fanciullezza alla maturità, sappiamo ben poco. Le scarne notizie tramandate concordano nel sottolineare la sua precoce inclinazione alla preghiera, ai digiuni e alla vita contemplativa. Tuttavia è la morte della sorella a incidere maggiormente sul suo animo, poiché al dolore per la perdita affettiva si aggiunge la trepidazione per la sua destinazione ultraterrena. A questo evento si ricollega la celebre visione consolatrice della “scala” che prefigura la fondazione della Compagnia di S. Orsola.
Nella sua emblematicità, Padre Landini, della Congregazione dei Padri della Pace e confessore della Compagnia di S. Orsola, circa quarant’anni dopo la morte di Angela, scrive:(...) “et una volta elevata in spirito, parevagli aprirsi il cielo et uscir una processione meravigliosa d’angeli e di verginelle, scambievolmente a doi a doi” che insieme suonavano e cantavano. Implicito, in questo ininterrotto snodarsi della processione di angeli e vergini che unisce la terra al cielo, è il riferimento alla scala di Giacobbe. (fonte: dal sito)

Martirologio Romano 
Scheda biografica

31 GENNAIO, FESTA DELLA B. LUDOVICA ALBERTONI La patrona dell'OFS di Roma sarà ricordata nella chiesa di San Francesco a Ripa Grande

Ordine Francescano Secolare  - fraternità di S. Francesco d’Assisi  a Ripa Grande
Comunità Religiosa e Parrocchiale - San Francesco d’Assisi a Ripa Grande

La Famiglia Francescana e il popolo romano
celebrano solennemente la
BEATA LUDOVICA ALBERTONI
TERZIARIA FRANCESCANA

Compatrona della città di Roma
Patrona dell’Ordine Francescano Secolare


28-31 gennaio 2015
Triduo solenne in preparazione alla festa
ore 17,00 – S. Rosario
ore 18,00 – S. Messa con omelia sulla Beata
ore 18,15 – Liturgia dei Vespri

31 gennaio
FESTA LITURGICA
DELLA BEATA LUDOVICA ALBERTONI
ore 7 e 9,30 – Ss. Messe
ore 17,45
Accoglienza della Delegazione del Comune di Roma
che rinnoverà a nome dell’Urbe l’antico atto di omaggio
e filiale affidamento alla protezione della Compatrona
ore 18,00
Concelebrazione Eucaristica
presieduta da Fra Jiulio Cesar Bonader
vicario generale O.F.M.
la liturgia sarà animata dal coro della Parrocchia

Il Triduo solenne sarà predicato
il 26 dal Parroco Fr. Stefano Tamburo
il 29 dal Vice Parroco P. Giovanni Lucci
il 30 dal Vice Parroco P. Nicola Macale

Il Consiglio di Fraternità
La Fraternità Francescana

LA VOCE DEI MISSIONARI DEL' CE.MI.OFS D'ITALIA . E' in diffusione la prima newsletter del 2015.

E' stato diffuso il primo numero del 2015 della Newsletter del CE.MI.OFS (Centro Missionario OFS) che è emanazione diretta dell'OFS d'Italia.. Collegandosi a questo link del sito dell'Ofs d'Italia. è possibile accedere a tutte le newsletter in formato PDF.
Questo numero contiene in apertura un report della missione di Onesti (Romania), giunta al decimo anno di vita (ricordo come oggi con fremore quando iniziò!) a cura del Centro Missionario OFS; - un resoconto di Salvatrice e Umberto Virdagaula dal Convegno nazionale che si è tenuto a Sacrofano (RM) lo scorso 20-23 novembre dal titolo "E' l'ora di una nuova pastorale missionaria"; - la seconda parte del racconto di volontariato a Nazareth con i frati della Custodia di Terra Santa di Daniele Santicoli e Carlo Reporossi e infine notizie dal Cile e dalla Romania. Cooperazione, nuova evangelizzazione e laicato missionario sono la mission del Centro Missionario dell'OFS. Per saperne di più, non c'è niente di meglio che collegarsi direttamente al blog del CE.MI.OFS. (ms)

Documenti: PDF 
“TESTIMONI E STRUMENTI”
Documento sulla natura, finalità e compiti
del Centro Missionario dell’OFS Nazionale d’Italia

ASSISTENTE E ASSISTENZA: PONTE DI SPERANZA. XVI Corso per Assistenti OFS e Gi.Fra ad Assisi.

La Speranza è il tema del XVI Corso di formazione degli assistenti OFS, GI.FRA e Araldini delle fraternità OFS e GiFra. Il Corso si tiene alla Domus Pacis di S. Maria degli Angeli-Assisi dal 25 al 29 gennaio e tra gli altri interverranno tutti i responsabili delle conferenze nazionali dei frati, P. Giuseppe Piemontese - vescovo di Terni, Anna Pia Viola - viceministra OFS sicilia e docente di Filosofia e Teologia alla facoltà teologica di Palermo, chiuderà il Corso P. Josè Carballo - segretario della Congregazione IVCSVA

programma - link sito OFS d'Italia e novità

Fraternità S. Antonio / INCONTRO ECUMENICO CON L'ESERCITO DELLA SALVEZZA DI ROMA


Domenica 25 gennaio - ore 15,00

INCONTRO ECUMENICO
in chiusura
della Settimana di preghiera
per l'unità dei cristiani

con il Maggiore Pedro Neves
dell’Esercito della Salvezza


La Fraternità Ofs S. Antonio anche quest'anno dedica il pomeriggio dell'ultima domenica di gennaio nell'incontro, fatto di amicizia fraterna e reciproco rispetto, con esponenti delle varie confessioni cristiane presenti a Roma. Anche se vengono toccati argomenti di carattere teologico che spesso sono alla base delle differenze tra le chiese cristiane, gli incontri sono stati sempre pensati per conoscerci (non si può anare ciò che non si conosce) tra comunità cristiane di battezzati nelle dinamiche della Fede vissuta. Quest'anno si incontrerà il Maggiore Pedro Neves esponente dell'Esercito della Salvezza.


“Dammi un po’ d’acqua da bere”
(Giovanni 4, 7)

Viaggio, sole cocente, stanchezza, sete… “Dammi un po’ d’acqua da bere”. Questa è una delle richieste primarie di tutti gli esseri umani. Dio, che diviene umano in Cristo  e svuota Se stesso per condividere la nostra umanità è capace di chiedere alla donna samaritana: “Dammi un po’ d’acqua da bere”).
Al contempo, questo Dio che viene ad incontrarci, offre l’acqua viva: “… l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna” (Gv 4, 14).
L’incontro fra Gesù e la Samaritana ci invita ad assaporare l’acqua da diversi pozzi e anche a offrirne un poco della nostra. Nella diversità, infatti, tutti ci arricchiamo vicendevolmente.

La Settimana per l’unità dei cristiani è un momento privilegiato di preghiera, di incontro e di dialogo. È l’occasione per riconoscere la ricchezza e il valore presenti negli altri, in chi è diverso da noi, e per chiedere a Dio il dono dell’unità.

Doc Video - SALVATI PER SERVIRE. Storia dell'Esercito della Salvezza in Italia.



DOMENICA 25 GENNAIO, ORE 15,00
presso la Fraternità OFS S. Antonio al Laterano

 
Tutto cominciò quasi per caso: la ricerca di un organetto al mercato dell’usato portò Vint a Saffron Hill, una vera e propria “Little Italy” londinese: le condizioni di estrema povertà della popolazione toccarono il Capitano nel profondo del cuore, e così, una fredda sera d’autunno, James si ritrovò a leggere la Bibbia in uno squallido cortile, appoggiato ad un carrettino dei gelati.
Erano tutti infreddoliti, ma le esclamazioni che si levavano di quando in quando dalle bocche degli ascoltatori lo incitarono a perseverare. Nemmeno tre mesi dopo, nel dicembre del 1884, la “Stalla Alleluia”, al numero 23 di Bakers Row, segnava l’inizio della missione dell’Esercito della salvezza in Italia.

Testi e regia: Marco Davite
Musiche originali: Dario Arcidiacono

Produttore esecutivo: Domenico Bemportato-SPAV srl
Grafica e montaggio: Daniele Bemportato

Realizzazione SPA Srl - Roma
Durata: 40 minuti


IL PICCOLO BERGOGLIO, SUA NONNA E QUEI STRANI CAPPELLINI. Un aneddoto ecumenico.



Quando si pensa all’Esercito della Salvezza, il pensiero corre va istintivamente alle decine di film in cui si vedono lungo le strade delle città americane, le bande di suonatori o di cori, spesso in ambientazioni natalizie, che invitano la gente a cambiare vita, combattere il materialismo e così via.
Si ricordano questi film anche per la divisa e le donne dagli strani cappellini d’antan.

PAPA FRANCESCO E
LA NONNA “TEOLOGA”

Durante il recente incontro con una delegazione dell’Esercito della salvezza, Papa Francesco ha raccontato un episodio personale, risalente alla sua infanza che è stato come un imprinting spirituale alla sua sensibilità profondamente ecumenica:

"Quando io avevo quattro anni - era nell’anno 1940, nessuno di voi era nato, eh? - andavo per strada con la mia nonna. In quel tempo, l’idea era che tutti i protestanti andavano all’Inferno. Ma, dall’altra parte del marciapiedi venivano due donne dell’Esercito della Salvezza, con quel cappello che avevate voi … Lei lo ha usato? E io ricordo come se fosse oggi, io ho detto a mia nonna: 'Quelle, chi sono? Monache, suore?'. E mia nonna ha detto: 'No. Sono protestanti. Ma sono buone'. E così, la mia nonna per la testimonianza vostra, mi ha aperto la porta all’ecumenismo: la prima predica ecumenica che ho avuto è stata davanti a voi. Thank you very much".

Per inciso, questo andare a portare la Parola di Dio per le strade non vi ricorda una modalità tipica dei francescani?

A disegnare le divise maschili e i cappellini femminili fu Catherine Mumford moglie del fondatore del “Salvation Army” il pastore metodista William Booth. Si sposarono nel 1865, ed ella le fu sempre accanto, inizialmente curando la corrispon-denza, poi sempre più attivamente divenendo una delle colonne della nuova organizzazione. Fin da giovane era sensibile al problema dell’alcolismo.
Era convinta assertrice della parità tra uomini e donne e non di poco conto è stato il contributo dell’Esercito della salvezza nella lotta per i diritti delle donne.

E i famosi “cappellini”? 
“Sino a pochi anni fa – si legge nel sito dell’Esercito della salvezza di Roma - le donne hanno continuato ad indossare una versione ridotta del cappellino stile vittoriano ma oggi la gran parte dei paesi hanno adottato il cappellino a forma di bombetta, che è anche molto meno costoso. Portare l’uniforme è una scelta libera”. Portarlo è un modo, come per noi cattolici, di esprimere esteriormente il proprio modus vivendi, più intime convinzioni e scelte di vita.

marco stocchi, ofs