In occasione dell'VIII Centenario della consacrazione di S.Chiara d'Assisi. Le Sorelle povere di S. Chiara, oggi.




Sì perché è ormai chiaro che l'anima dell'uomo fedele, che è la più degna di tutte le creature, è resa dalla grazia di Dio più grande del cielo. Mentre, infatti, i cieli con tutte le altre cose create non possono contenere il Creatore, l'anima fedele invece, ed essa sola, è sua dimora e soggiorno, e ciò soltanto a motivo della carità, di cui gli empi sono privi. È la stessa Verità che lo afferma:  
 "Colui che mi ama, sarà amato dal Padre mio, e io pure lo amerò; 
e noi verremo a lui e porremo in lui la nostra dimora"
 
dalla lettera III di S. Chiara d’Assisi
  alla B. Agnese di Praga



Una ragazza di nobile famiglia e di sicuro futuro, in una dolce notte di aprile del 1211 o 2012 lascia la sua grande e comoda dimora e si reca nella piccola chiesetta di Santa Maria degli Angeli, alla Porziuncola, per intrecciare la sua vita con la straripante novità dell’ideale evangelico, già abbracciato da un giovane e ricco borghese d’Assisi di nome Francesco. Lei si chiama Chiara ed ha diciotto anni! 


In quella Domenica delle Palme ha inizio, con la consacrazione di Chiara, una delle esperienze spirituali più straordinarie della storia cristiana, che tanti ed abbondanti frutti di soave freschezza evangelica ha portato e continua a portare ancora oggi. 

Le Sorelle Povere di Santa Chiara, sparse oggi nei cinque continenti, nascono proprio lì, nella Porziuncola, dal cuore palpitante di Chiara, affascinata dalla semplicità e nello stesso tempo rivoluzionaria novità della scelta evangelica di Francesco d’Assisi. Quasi a sintetizzare la motivazione del lasciare il mondo, non certo per dimenticarlo, ma piuttosto per ritrovarlo ed accoglierlo nello sguardo di Cristo Crocifisso e Risorto, la stessa Chiara afferma che la ‘forma di vita’ scelta da lei e dalle sorelle altro non è che seguire le orme “del Figlio di Dio che per noi si è fatto via, come ci mostrò ed insegnò con la parola e l’esempio il beatissimo Padre Nostro Francesco di lui vero amante ed imitatore.” (cfr. FF 2824).

Ed è proprio di questa luce chiara e splendida che, come francescani, vogliamo fare memoria e riproporre, alla chiesa ed al mondo e, prima di tutto, a noi stessi. Gesù come via indica e descrive la necessità impellente di andare verso, di mettersi in cammino, essere come Francesco e Chiara ”di lui amanti e imitatori”.

I Ministri Generali delle quattro famiglie francescane (OFM, OFMConv, OFMCap, TOR) nella Lettera scritta per l’Ottavo Centenario della Fondazione dell’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara (Roma 02 febbraio 2011), rivolgendosi ad un certo punto direttamente alle Clarisse di oggi così si esprimono:

Voi per molti rappresentate un’oasi di pace, dove uomini e donne possano interrogarsi sul Mistero che avvolge ed attraversa la vita. Siete chiamate a rendere credibile che il desiderio di Dio è nel profondo di ogni creatura e che Dio cerca l’uomo e la donna costantemente, per stabilire con ciascuno nella libertà, una relazione fondata sull’amore. ... Guardandovi ci ricordate che bisogna sognare insieme per rendere visibile un mondo evangelico “.
 


Antonio Fasolo, ofs

 

PRESENTATA LA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL FRANCESCANO quest'anno si sposta a Rimini dal 28 al 30 settembre 2012

  



Il FESTIVAL FRANCESCANO, giunto con successo al suo quarto anno, diventa itinerante e da Reggio Emilia si trasferisce a Rimini. Dal 28 al 30 settembre la cittadina romagnola sarà scenario dell'incontro di francescani provenienti da Italia con la città. 


     FEMMINILE PLURALE 
VIII CENTENARIO DELLA CONSACRAZIONE DI S.CHIARA D'ASSISI 

Il tema della IV edizione del Festival dal titolo "FEMMINILE PLURALE" prende spunto dalla figura di santa Chiara, di cui quest’anno si celebra l’VIII centenario della consacrazione, per riflettere sull’universo femminile e sull’attualità del carisma clariano.
 
Si legge nel Manifesto scientifico curato da Ugo Sartorio, Marco Bartoli, Priamo Etzi, Alberto Melloni e Lucetta Scaraffia:

“Femminile, virgola, plurale, tema della quarta edizione del Festival Francescano, indica innanzitutto che esiste nel francescanesimo un filone femminile che si alimenta del fascino di santa Chiara e dell’importante eredità spirituale che da essa discende. Un’eredità originalissima, che vive di luce propria, con un’autonomia riconosciuta e del tutto singolare, quindi non solo esplicitazione di un vissuto francescano declinato al maschile. (…) Non è un caso, quindi, che Chiara ricordi gli inizi della sua avventura umana e spirituale dietro a Francesco sottolineando come la sua scelta avvenne ‘liberamente’.”

La manifestazione e il suo ricco calendario d'iniziative può essere seguite accedendo al sito del festival :
  


Rimandiamo all'esaustivo articolo di Monica Cardarelli per  La Perfetta Letizia 
con interventi audio di Prospero Rivi, segretario del Movimento Francescano Italiano 
e Remo Di Pinto, Ministro Nazionale dell'Ordine Francescano Secolare

INAUGURAZIONE DEL MUSEO DEI CAPPUCCINI di via veneto ROMA martedì 26/6/2012

Dopo altre città - come Genova, Reggio Emilia, Milano ... -  anche Roma ha il proprio Museo dei cappuccini, inserito all'interno del Convento e Curia Provinciale dei Frati Mionori Cappuccini di via Veneto. 
Dopo anni di lavori di ristrutturazione del convento che lo ospita, verrà inaugurato martedì prossimo, alle ore 18,30, presente il Ministro Provinciale P. Carmine De Filippis.

Per l'occasione sarà eccezionalmente esposta l'opera del Caravaggio "San Francesco in meditazione", conservato nell'adiacente Chiesa di Santa Maria Immacolata e da qualche decennio al centro di un acceso dibattito attributivo insieme a un'analoga tela rinvenuta Carpineto Romano (attualmente a Palazzo Barberini). Chiesa che conserva opere di altissino pregio quali come l'Arcangelo Michele che caccia Lucifero di Guido Reni, la Natività di Giovanni Lanfranco, il San Francesco riceve le stimmate, del Domenichino, la Trasfigurazione di Mario Balassi.

L'apertura del Museo dei Cappuccini e' promossa dalla Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini in collaborazione con il Fondo Edifici di Culto del ministero dell'Interno (dipartimento per le liberta' civili e l'immigrazione) e si avvale del patrocinio del ministero dei Beni culturali, della Regione Lazio e di Roma Capitale. Il progetto scientifico del Museo dei Cappuccini e' a cura di Marco Pizzo e si avvale della collaborazione di un importante comitato scientifico, mentre la sua realizzazione e' stata realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.



"Le otto sale del museo, ricavate all'interno del convento, mostrano altrettante sezioni che risalgono alle origini del luogo, ne ripercorrono la storia e presentano la vita di coloro che s'ispirano alle testimonianze esemplari dei Santi cappuccini. E poi opere d'arte di grande pregio, paramenti liturgici di preziosa fattura, antichi testi manoscritti e oggetti di uso quotidiano, che mettono in luce la spiritualità di un ordine religioso basato su un intenso misticismo, un semplice e sobrio stile di vita, una costante vicinanza al popolo e un forte e dolce spirito di fraternità" (Adnkronos).

Padre Mariano
da Torino


Il complesso conventuale ricorda il passaggio in questa vita di santi uomini e conserva il corpo di Felice da Cantalice e la tomba di san Crispino da Viterbo e Padre Mariano da Torino.

In molti della nostra fraternità hanno avuto modo di visitare  in diverse occasioni d'incontro e ritiri con la locale Fraternità dell'OFS. Oppure in altre occasioni,  ad esempio per l'anniversario di San Crispino da Viterbo. Ricordo la visita al centro che ricorda Padre Mariano, ancora vivo nel cuore di tanti terziari, o la famosa Cripta dei cappuccini.
 
marco Stocchi, ofs


appuntamenti

27 giugno - Riunione del Consiglio della Fraternità - ore 18,30.

A) Consuntivo anno 2011-2012
B) Relazione del Ministro, all'approvazione del Consiglio di un quadro scritto riassuntivo, come da  art. 51.2/b della Costituzione Generale la quale stabilisce che il Ministro deve “preparare la relazione annuale da inviare al Consiglio di livello superiore, previa approvazione del Consiglio della Fraternità”. E' una scheda utile e necessaria per permettere al Consiglio regionale per conoscere e servire sempre meglio l’intera fraternità regionale.
C) Linee programmatiche di massima per il prossimo anno. Si invitano i fratelli e le sorelle della fraternità a dare indicazioni e consigli utili per l'andamento delle attività.

Il registro del Consiglio è pubblico e può essere visionato chiedendo alla segretaria Marisa De Luca.

45mo della morte di don Milani - I CARE - DON MILANI E LA SCUOLA DI BARBIANA - nel ricordo di Cesare Catarinozzi

nel 45mo della morte

UN ALTRO ANNO SCOLASTICO SI STA CHIUDENDO IN QUESTI GIORNI CON GLI ESAMI FINALI PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI. RIPROPONIAMO UNO SCRITTO DI CESARE CATARINOZZI GIA' PUBBLICATO SU "SQUILA FRANCESCANA" RICORDANDO QUANTO HA NOI DA DIRE L'Articolo 34 della COSTITUZIONE RIGUARDO IL DIRITTO-DOVERE DELL'ISTRUZIONE:

"La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso."





Le persone della mia età ricordano come una volta, dopo la quinta elementare, ci fossero le medie per i figli delle famiglie abbienti e l’avviamento per i meno fortunati. Io, pur non essendo di famiglia particolarmente ricca, ho potuto frequentare le medie e proseguire fino all’università.
Ma è continuato il classismo nella scuola?
Vorrei parlarvi un po’ dell’esperienza di Don Lorenzo Milani, nato da un’agiata famiglia di intellettuali fiorentini nel 1923.

Ordinato sacerdote nel 1947, fu mandato come coadiutore a San Donato di Cadenzano, dove lavorò per una scuola di operai. Nel dicembre 1954, a causa di screzi con la Curia di Firenze, fu mandato a Barbiana, sperduto paesino di montagna, dove iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno. Opera della scuola di Barbiana fu la famosa “Lettera a una professoressa”, in cui gli alunni della scuola, aiutati da Don Lorenzo, denunciarono il metodo didattico che, a loro dire, favoriva solo i borghesi e i ricchi. 
Erano quelli anni che vedevano contrapporsi Comitati Civici e parrocchie con le Case del Popolo, i tempi di Don Camillo e Peppone. Don Milani condannò il danno che questo clima di contrapposizione recava ai piccoli montanari di Barbiana. Ci fu un impegno totale da parte sua per restituire, attraverso la scuola popolare, a giovani operai prima e a piccoli montanari poi, le occasioni per colmare il distacco che avevano nei confronti dei loro coetanei di città.
La sua scuola aveva il compito di sedere tra passato e futuro; da un lato formare nei ragazzi il senso della legalità, dall’altro la volontà di leggi migliori. Una scuola realizzata non come un dono da fare ai poveri, ma come un debito da pagare e un dono da ricevere. Negli anni in cui l’attività preferita di molti suoi confratelli era portare in giro la Madonna Pellegrina, Don Milani si occupava delle emergenze del lavoro che opprimevano i suoi giovani, rivendicando per loro quanto garantisce la Costituzione.
Il motto ispiratore della sua scuola era “I care” (me ne prendo cura), in contrapposizione al “me ne frego” di fascista memoria. Questa frase scritta su un cartello sottolineava le finalità educative della scuola. Vogliamo ricordare, di Don Milani, anche “L’obbedienza non è più una virtù”, in cui egli difende gli obiettori di coscienza dalle accuse dei cappellani militari. Don Milani si spense a soli 44 anni, un quarantennio fa . Le sue spoglie sono oggi ospitate in un piccolo cimitero, non lontano dalla scuola di Barbiana. Domanda aperta: esiste ancora il classismo nella nostra scuola?
 Cesare Catarinozzi, ofs

Francia: per la prima volta in pellegrinaggio le reliquie di Sant’Antonio di Padova

Dal 3 all’8 luglio, le reliquie di Sant’Antonio di Padova saranno per la prima volta in pellegrinaggio nel sud della Francia, non lontano dai luoghi in cui il Santo predicò il Vangelo tra il 1222 ed il 1227.

Ad annunciarlo, è l’edizione in francese de “Il Messaggero di Sant’Antonio”, nel quale si legge che i sacri resti saranno esposti alla venerazione dei fedeli in vari luoghi: presso la parrocchia ed il monastero delle clarisse a Lourdes, nella Chiesa di Sant’Antonio di Tarbes, nel convento francescano di Narbonne ed infine nel Santuario di Sant’Antonio di Cuges-les-Pins, in Provenza.
fonte: Radio Vaticana

aggiornamento news

21 giugno 2011

IL NOSTRO AMORE SPECIALE: il ricordo di Chiara Corbella nelle parole del marito Enrico: INTERVISTA concessa a Benedetta Capelli di Radio Vaticana da Enrico Petrillo.

... Tu sei la nostra ricchezza


dalla Fraternità ofs di Tolfa (VT)


Dall’amore per Cristo nasce l’amore verso le persone e anche verso tutte le creature di Dio. Ecco un altro tratto caratteristico della spiritualità di Francesco: il senso della fraternità universale e l’amore per il creato, che gli ispirò il celebre Cantico delle creature.
È un messaggio molto attuale.

Come ho ricordato nella mia recente Enciclica (link:) Caritas in veritate, è sostenibile solo uno sviluppo che rispetti la creazione e che non danneggi l’ambiente (link: cfr nn. 48-52), e nel (link:) Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno ho sottolineato che anche la costruzione di una pace solida è legata al rispetto del creato.

Francesco ci ricorda che nella creazione si dispiega la sapienza e la benevolenza del Creatore. La natura è da lui intesa proprio come un linguaggio nel quale Dio parla con noi, nel quale la realtà diventa trasparente e possiamo noi parlare di Dio e con Dio.

Benedetto xviudienza del 10 feb 2012

PUBBLICATO PER IL PRIMO GIORNO DI SORELLA ESTATE PER LA SESSIONE CANTICO DELLE CREATURE y m.s.

editoriale


Pace e bene !

Con l'incontro del 17 giugno, la Fraternità di Sant'Antonio chiude il primo ciclo di attività del 2012, per riprendere, come consuetudine, il 17 settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda l'impressione delle stimmate di San Francesco.

Continuerà a lavorare il Consiglio di fraternità, con riunione il 27 giugno, ore 18,30.

"Squilla Francescana" continuerà gli aggiornamenti sia in archivio per i numeri dell'edizione cartacea che non sono stati inseriti in quest'edizione web, sia nella produzione di nuovi contributi.
Soprattutto riguardo la cronaca dei più recenti avvenimenti che l'anno vista in pellegrinaggio a La Verna, partecipare alla festa di Sant'Antonio del 13 giugno, fino all'incontro di ieri, 17 giugno, con il rito delle ammissioni al noviziato di Silvia e Teodoro.

La prossima edizione di "Squilla Francescana" (ed. cartacea) è programmata per la ripresa delle attività a settembre. Un anno che si spera fruttuoso e che vedrà per la Pentecoste del 2013 la Fraternità in Capitolo elettivo. Che queste vacanze possano essere di giusto riposo del corpo e dello spirito, perchè ci attende un anno impegnativo sulle strade del Signore,

Proseguo la mia corsa per cercare di afferrare il premio, essendo stato anch’io afferrato da Cristo Gesù.” (
Filippesi 3,12)
                                                                              Marco Stocchi, ofs

EDITORIA FRANCESCANA: FRATE FRANCESCO


La Voce di Sant'Antonio, 
1937 annuncia la nascita
della rivista “Frate Francesco" ... 

                                                                                         clicca per info
Frate Francesco                 
rivista di cultura francescana
oggi la rivista è edita dalla Provincia Romana dei Santi Apostoli Pietro e Paolo con la collaborazione della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum e il sostegno delle province di San Michele Arcangelo dei frati minori di Puglia e Molise e di San Bernardino da Siena dei frati minori di Abruzzo

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LIBRERIA DELL'ANTONIANUM
Suore Apostoline
via Merulana, 124 - Roma





Gli Anglicani e la Madonna




Tanti anni fa’ mi recai con la mia classe e la collega Loredana
alla Chiesa Anglicana di All Saints in via del Babbuino. 
Tra le altre cose domandammo al reverendo di allora
che cosa pensassero gli anglicani di Maria. Per tutta risposta 
egli si accostò ad un quadro della Madonna e ricoprì l’immagine di baci.
Si, anche gli anglicani venerano in modo particolare la madre di Gesù.


                                                                     Cesare Catarinozzi, ofs






pubblicato per il giorno del cuore immacolato di maria



UNA VITA PER LA VITA. Oggi i funerali di Chiara Corbella nella parrocchia di Santa Francesca Romana


Oggi si sono svolti i funerali nella parrocchia di Santa Francesca Romana di Chiara Corbella, mamma di 28 anni.
Colpita da tumore riununcia alle cure per portare felicemente a compimento la gravidanz
a: nasce Francesco, come il Santo d'Assisi, che ora ha un anno. In molti l'anno accostata per l'eroico epilogo della sua breve esistenza a Santa Gianna Beretta Molla. Certo si sentirà ancora parlare di lei.
Il cammino di Chiara è ispirato dal carisma francescano: con suo marito hanno fatto un cammino da fidanzati con l'aiuto di alcuni frati di Assisi
, città dove si sono sposati: il suo funerali ha chiesto venisse celebrato dal frate che li ha seguiti.
Con il marito facevano parte della Comunità Maria di Rinnovamento Carismatico.

Così la ricorda Gianluigi De Plato su RomaSette Il sottoscritto e molte altre famiglie sono testimoni oculari di tutte queste prove portate avanti con il sorriso e con un sereno e incomprensibile affidamento alla Provvidenza. Ho parlato più e più volte con Chiara ed Enrico di come in tutte queste prove mai si son lasciati sconvolgere, ma solo hanno accettato la volontà di Colui che non fa nulla per caso. E di come, sempre, hanno ripetuto la loro preghiera quotidiana di consacrazione a Maria terminante con “Totus tuus...”
Potrei raccontare molte altre cose... i mesi difficili di chemio e radioterapia, il rosario familiare del giovedì sera messo in piedi da varie famiglie a loro vicine, la consacrazione del loro figlio a Maria nella Porziuncola... Ora Chiara è nata in cielo. E in molti siamo testimoni di questa vita Santa".


Maria Assunta Lorusso della fraternità OFS di Santa Francesca Romana mi ha raccontato che l'ultimo saluto al cielo è stato commoventissimo, non si sapeva se ridere o se piangere, è stato un invito alla vita. Era presente il cardinal Vallini e centinaia di fedeli cui Chiara ha voluto donare una piantina, come simbolo della vita che continua.
Il marito, Enrico Petrillo, 33 anni fisioterapista, ha composto in questo periodo delle musiche - anche Chiara amava la musica -
che sono state eseguite durante le esequie, ed ha letto una lettera di Chiara che dice - tra l'altro - guai a voi se un giorno direte a mio figlio, tua madre è morta per te. L'ha fatto nascere per amore, amore donato.

Su RomaSette - il supplemento per la diocesi di Roma de L'Avvenire - in edicola domani tornerà sulla testimonianza di Chiara Corbella con l'articolo: «Una santità nella Croce a misura di famiglia».
Marco Stocchi, ofs


UNA VITA PER LA VITA: COLPITA DA TUMORE RINUNCIA ALLE CURE 
PER FAR NASCERE  UN BIMBO SANO.


Gli diranno, quando sarà grande e potrà capire, che sua madre è morta per farlo nascere; gli diranno pure di non sentirsi in colpa perché questa sua scelta sua madre la fece senza esitazione, e gli diranno pure che il coraggio di questa scelta nasceva da una fede chiara, limpida e infinita.

Francesco ha compiuto da  pochi giorni un anno e non sa che questa mattina sua madre, Chiara Corbella, ai piedi dell’altare, nella chiesa di Santa Francesca Romana, avrà l’estremo saluto del papà. Enrico Petrillo, che ha atteso con la gioia di ogni padre la sua nascita, e degli amici che in tutti questi mesi della lunga e difficile malattia hanno pregato per la sua guarigione. Quando sarà più grande, Francesco, potrà vedere sua madre in un video che, certo, gli conserveranno. Racconta commossa la storia difficile che ha vissuto senza mai rassegnarsi o disperare. Sua madre, quando è volata in cielo, aveva soltanto ventotto anni.

Chiara ed Enrico, il video - 13 giugno 2012

Lei ed Enrico si conobbero durante un viaggio a Medugorje. Da quel giorno si intendono, capiscono, si amano e vivono insieme un’intensa fede. Si sposano nel 2008 e presto assaporeranno la gioia dell’attesa. L’attesa di Maria, che verrà al mondo soltanto per mezz’ora.  Quanti progetti per questa figlia! Le prime ecografie, però, mostrano una grave malformazione del feto. Maria ha una anencefalia, l’encefalo, cioè, non si è formato completamente. Se nasce, vivrà per poco. Chiara poteva abortire da subito, ma non lo fa, anzi vogliono Maria.
Che nasce può tenerla in braccio soltanto per mezz’ora. Poi vola in cielo: c’è stato soltanto il tempo per battezzarla. Ecco Chiara nel filmato che conserveranno per Francesco quando potrà capire. E’ un incontro delle Acli di Roma in una chiesa della Capitale. Le sta a fianco Enrico. Dice della gravidanza che non vuole interrompere. Spesso la commozione prende il sopravvento, ma lei poi la tiene a bada. “Il Signore – dice – mette la verità in ognuno di noi e non c’è possibilità dsi fraintendere”.
Ricorda il momento che Maria viene alla luce e lei spiega: “Se avessi abortito, non penso che avrei ricordato quel giorno come un giorno di festa. Invece ricordo la gioia di quel giorno quando è nata” Questa gioia di essere mamma pensa di conservarla per tutta la vita. Aggiunge: “E alle mamme vorrei dire che conta il fatto di avere avuto il dono del figlio, non il tempo che ci è riservato di stare con lui”. Quella mezz’ora pensa di ricordarla per tuta la vita, che però sarà breve. Presto è di nuovo incinta. Aspettano Davide. Ma è ancora un’ecografia a dire che al bambino mancano le gambe. Nessun dubbio. Nascerà così. A questa malformazione del feto s’aggiunge un’altra grave anomalia. Nasce e vivrà per poche ore anche Davide. Il terzo, Francesco che è nato, è invece sano. L’ecografia questa volta non è una sentenza di morte.


IL RICORDO DELLE SUE PAROLE STRAZIANTE E LUMINOSO: “IL SIGNORE METTE LA VERITA’ IN OGNUNO DI NOI E NON C’E’ LA POSSIBILITA’ DI FRAINTENDERE”. 
LA DOMANDA DEGLI ULTIMI GIORNI: “COME SARA’ IL PARADISO?”.


Chiara, che non ha mai esitato e con la preghiera ha sempre scacciato ogni angoscia, sceglie: porterò avanti la gravidanza. “Poi – si dice – penserò a me”. E Francesco nasce, quando subisce un secondo intervento chirurgico e inizia quel viatico difficile e duro che passa attraverso la chemioterapia per estirpare il cancro che, invece, si è fatto strada nel suo corpo e non andrà mai via.  Un anno fa l’ultimo referto, quello che non lascia speranza. Ma lei di speranza ne ha ancora e fa un gesto straordinario. Organizza un viaggio a Medugorje per parenti e amici. Massimiliano Modesti è tra loro. Ricorda quei giorni: “Fino all’ultimo ha avuto un pensiero per gli altri. E come se avesse voluto prepararci alla sua fine. Ma con questo addio volle dirci che non lasciava una soferenza, ma un messaggio di vita a chi sarebbe rimasto”. Lui dice che Chiara negli ultimi giorni si poneva la domanda. “Come sarà il Paradiso?”. L’amico pensa pure che lo abbia in qualche modo intravisto; pensa che avesse afferrato tutto il suo splendore e avesse trovato così la forza di andarci senza paura. Perché la paura, nella sua breve vita, Chiara non l’ha mai conosciuta. 
 Giovanno Ruggiero
da L’Avvenire, 19 giugno 2012


 AGGIORNAMENTI 

20 giugno 2011
IL NOSTRO AMORE SPECIALE
INTERVISTA a Enrico Petrillo concessa a Benedetta Capelli di Radio Vaticana.


LASCIAMOCI CONTAGIARE ... report sulla raccolta filatelica (ma non solo!) 2010-2011 organizzata dai comboniani


REPORT SULL’ANDAMENTO DELLA RACCOLTA A TUTTO IL 2011.
IN UNA LETTERA DEI VOLONTARI E  MISSIONARI/E COMBONIANI. 

OBIETTIVO 2010-2011: AIUTI PER IL SOLLIEVO DELLE POPOLAZIONI
COLPITE DALLA CARESTIA IN SOMALIA.


“Tante persone vivono la loro cristianità in senso “pieno”:

Shahbaz Batti, pakistano ha speso la sua vita per alleviare le sofferenze e la miseria dei suoi connazionali. Ha detto: “…ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra redenzione e perla salvezza del mondo. e pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese … Non voglio popolarità, posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù”. Ucciso il 3 marzo 2011 a Islamabad.

Valsa Jhon, una suora indiana che ha speso la sua vita per gli altri lottando contro le lobby del carbone che rubano terre tribali ai contadini nello Stato nord-orientale del Jharkhand. Uccisa il 15 novembre 2011.
I cristiani di Baghdad … 

Il loro esempio, come quello di tanti sconosciuti nel mondo non può lasciarci indifferenti e non può essere altro che la conferma che dio esiste ed è il nostro più grande tesoro!

Con queste parole inizia la lettera che il Centro Filatelico Missionario dei Padri Comboniani ci ha inviato per rinnovare la sua amicizia e ringraziarci del nostro contributo che nello scorso anno ha contribuito a raggiungere la somma di 2.300 euro per sostenere le popolazioni della Somalia colpite da una grave carestia.

 LA RACCOLTA CONTINUA !!!

Ricordo che la raccolta comprende francobolli (se i francobolli risalgono a prima del 1955, non ritagliateli ma conservare busta o cartolina intera); buste primo giorno; annulli postali; cartoline nuove-vecchie, affrancate o non, scritte o non.

Raccoglie anche santini, monete italiane e non; figurine e album dei calciatori e altri soggetti.

“Lasciamoci contagiare e viviamo la nostra cristianità nella semplicità ordinaria di tutti i giorni. Tutti siamo chiamati, senza alcuna distinzione. Il mondo diventerebbe un Paradiso! I missionari e le missionarie, i volontari vi ringraziano per il vostro aiuto sincero e costante e pregano, unitamente ai nostri fratelli dei diversi continenti, perché avvenga il cambiamento che porta l’Amore di Dio per ognuno”.

Marco Stocchi, ofs